Luce pulsata

Luce Pulsata (IPL)

Nel 1976, Muhlbauer descrisse una sorgente policromatica di luce IR per il trattamento di malformazioni vascolari, era l’antesignana della cosiddetta Luce Pulsata Intensificata (Intense Pulsed Light IPL™) che nacque alla fine degli anni 90, esattamente nel 1994 grazie agli studi della ESC/Sharplan, con la particolare indicazione al trattamento delle teleangectasie (capillari) degli arti inferiori e degli angiomi.



L’IPL è una procedura che si avvale di una sorgente di energia luminosa pulsata che, contrariamente al laser, non è collimata né monocromatica, ma ha uno spettro più ampio. Il laser infatti può generare una sola lunghezza d’onda ovvero un solo colore per volta, mentre la IPL può contenere tutte le sfumature dei colori. Questi vengono selezionati grazie a dei filtri di cristallo che fungono da cut off e permettono di ottenere le lunghezze d’onda più specifiche per ogni bersaglio che si voglia trattare. Il sistema è quindi molto versatile, poiché modificando solo il filtro di cristallo si può perfezionare e personalizzare ogni impulso di luce per ogni specifico problema: capillari, angiomi, macchie peli superflui, rughe. Le lunghezze d’onda dell’IPL hanno un range che varia dai 500 ai 1200 nm, (gli apparecchi di ultima generazione hanno uno spettro più ampio che va da 390 a 1200 nm) cioè dal verde all’infrarosso, ma un filtro di 640 nm permetterà solo alle lunghezze d’onda tra 641 e 1200 di raggiungere il bersaglio.

 



Pur non essendo un laser la Luce Pulsata (IPL™) ha però le stesse indicazioni dei principali laser dermatologici attualmente in uso, poiché, coprendo un ampio spettro di lunghezze d'onda, trova largo impiego in campi che vanno dal trattamento delle lesioni vascolari cutanee, ai disturbi della pigmentazione, fino al trattamento di irsutismo ed ipertricosi. Il vantaggio della tecnica Luce Pulsata, oltre che alla vastità dei campi di applicazione è senz'altro legato all'esiguità degli effetti collaterali, che quasi sempre si riducono ad un eritema tendente a scomparire nell'arco di poche ore.

Per l'emissione della Luce Pulsata si possono usare degli spot rettangolari della larghezza variabile da 4 x 8 mm, fino ai 15 x 60 mm_ Si procede applicando un gel freddo sulla cute del paziente, in modo che durante la seduta non si avvertiranno particolari stimoli dolorosi. Solitamente l'intervallo tra le sedute è di circa 30 giorni ed il numero di applicazioni varia in base ai singoli casi (da 3 a 9). Studi clinici hanno dimostrato un graduale e significativo miglioramento di molteplici quadri, quali couperose, rosacea, teleangectasie del volto, spider nevi, ipercromie, melasma, ipertricosi, piccole rughe, etc.



Apparecchi di Luce Pulsata sono utilizzati grazie alla fototermolisi selettiva (Anderson e Parrish, 1983) per l’epilazione. I fotoni di luce raggiungendo gli strati più profondi del follicolo pilifero, vengono assorbiti in maniera selettiva dalla melanina del pelo causando la distruzione termica del follicolo, senza danno ai tessuti circostanti. La densità di energia necessaria per coagulare un follicolo pilifero dipenderá dal colore del pelo, dal suo diametro e dalla sua profondità.

La Luce Pulsata incontrando la cute è in grado di stimolare in maniera non invasiva i fibroblasti, inducendo la produzione di nuove fibre collagene, che vanno a migliorare il riempimento delle rughe: questa procedura è chiamata photoringiovanimento.
Il diffuso stimolo termico della Luce Pulsata (IPL) determina la distruzione della melanina degli strati profondi dell'epidermide, favorendo un'attenuazione delle macchie.

 

Domande Frequenti

Che cosa tratta la luce pulsata?

• Pseudo follicoliti e peli incarniti
• Peli indesiderati, di ogni colore, eccetto il bianco e su tutti i tipi di pelle di ogni zona del corpo
• Rosacea
• Emangiomi e Macchie Color Porto
• Macchie Solari e Lentiggini Senili
• Piccole rughe
• Cicatrici, depresse, ipertrofiche e cheloidee
• Acne

In che cosa differisce la Luce Pulsata dal Laser?

La luce laser nasce come pulsata ma poi elimina tutte le lunghezze d’onda ( o colore) eccetto una, mente la luce pulsata è composta di centinaia di colori, e per questo vengono usati dei filtri per selezionare quelli desiderati per i bersagli prescelti

Qual è il vantaggio rispetto al laser?

L’IPL è molto duttile. Le L. d’O. più lunghe servono a “colpire” i bersagli in profondità evitando e proteggendo la cute, quelle corte, al contrario eliminano selettivamente i bersagli superficiali, proteggendo il derma sottostante: La IPL permette al medico di colpire differenti bersagli solo variando i parametri, ma sempre usando una sola macchina.
L’operatore, inoltre con la tecnologia IPL può frazionare l’energia erogata ad ogni impulso, suddividendola in 2 o 3 impulsi intervallati da pause, questo permette di essere più o meno aggressivi personalizzando il trattamento per massimizzare i risultati minimizzando gli effetti indesiderati.
Infine gli spot hanno dimensioni variabili in base alla patologia da trattare, da pochi millimetri ad alcuni centimetri anche per questo il trattamento è molto sicuro ed efficace.